L’insegnamento della geografia uno spazio propizio per affrontare controversie

 
  • Descrizione
  • Le grandi sfide della società d’oggi e di domani al centro dell’insegnamento della geografia, come le questioni connesse con il riscaldamento climatico globale, l’accesso e l’amministrazione delle risorse, le questioni legate alla gestione di rischi naturali o tecnologici, la pianificazione del territorio o ancora le inuguaglianze socio-spaziali sono tutte tematiche sensibili e soggette a controverse. Si tratta in ogni caso di questioni complesse che domandano la messa in gioco di un pensiero sistemico piuttosto che lineare e che richiedono la mobilizzazione di conoscenze sui soggetti scelti e di competenze legate al pensiero critico. Si tratta inoltre di tematiche che interrogano la neutralità dell’istituzione scolastica. Sotto forma di una conferenza-dibattito vi proponiamo degli scambi strutturati attorno alle sfide didattiche, pedagogiche e deontologiche a cui è confrontato chi decide di affrontare con le proprie classi soggetti politicamente sensibili. Evocheremo più piste concrete, con una riflessione sulle posture che possono assumere le e gli insegnanti in situazioni simili e approcci volti a mobilizzare il pensiero sistemico, quello critico e il pensiero complesso.
  • Obiettivi
  • - Riflettere sulle implicazioni didattiche, pedagogiche e deontologiche di un lavoro sulle controversie in aula. - Conoscere strumenti e tecniche volti a favorire la pianificazione di attività didattiche basate sul trattamento di controversie. - Cogliere il potenziale dell’insegnamento della geografia nell’ottica di un’educazione alla democrazia e alla cittadinanza.
  • Crediti di studio
  • 0 ECTS
Maggiori informazioni
  • SUPSI, Dipartimento formazione e apprendimento
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