Indagini tributarie e diritto a non auto-accusarsi
- Descrizione
- Per ogni ordinamento giuridico, le indagini tributarie rappresentano il crocevia di doveri e diritti. Da un lato, sussiste l’obbligo a rispondere alle autorità fiscali da parte del destinatario di richieste investigative, strumentale alla corretta individuazione e commisurazione della ricchezza da assoggettare a imposizione. Dall’altro, il generale dovere di collaborazione può entrare in conflitto con il diritto dell’interessato a non auto-accusarsi di illeciti fiscali penali o amministrativi. Pertanto, è fondamentale chiarire i delicati e complessi rapporti fra il “dovere” alla cooperazione e il “diritto” a non rispondere da parte del soggetto indagato. A questo proposito, l’esperienza maturata in Svizzera è storicamente importante. Alcuni dei più rilevanti casi in materia fiscale sono nati dalla giurisprudenza elvetica e affluiti alla Corte europea dei diritti dell’uomo (Corte EDU), la quale ha avuto modo, così, di esprimere e consolidare i propri orientamenti in materia. A propria volta, il case law della Corte EDU ha influenzato quello della Corte di giustizia dell’Unione europea oltre che l’elaborazione e interpretazione delle norme primarie dell’Unione europea, con effetto per i contribuenti dei singoli Stati membri. Il webinar analizzerà questi temi di particolare attualità e rilevanza operativa, attraverso la valorizzazione della comparazione e delle interazioni fra la prospettiva confederale con quella internazionale ed europea, per un incontro che promette di essere ricco di numerosi spunti e riflessi pratici.
- Crediti di studio
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