Novità giurisprudenziali in materia di residenza fiscale delle persone fisiche

 
  • Descrizione
  • Con l’ordinanza del 4 giugno 2022, n. 18009, la Corte di Cassazione si è nuovamente occupata della tematica della residenza fiscale dei lavoratori transfrontalieri. Più precisamente, la vicenda ha avuto origine da un avviso di accertamento dell’Agenzia delle Entrate notificato ad un cittadino italiano, residente (unitamente alla moglie e al figlio) in Svizzera dal 1997 e iscritto all’AIRE dal 1998; l’Agenzia delle Entrate – valorizzando l’attività lavorativa esercitata dal contribuente presso una società italiana “dal 1987 al 2001 quale dirigente e, dal 2001, quale amministratore delegato, con poteri di firma e gestione di tre stabilimenti” – ha ritenuto che la sede degli affari e degli interessi del contribuente si trovasse in Italia e che, pertanto, lo stesso fosse ivi fiscalmente residente. Diversamente, i giudici della Suprema Corte – confermando quanto statuito nelle precedenti pronunce di merito – hanno ritenuto che il contribuente dovesse considerarsi fiscalmente residente in Svizzera. Dall’analisi dei fatti e dalla documentazione allegata al ricorso emerge, infatti, che nel Paese elvetico è riscontrabile la presenza non solo dell’abitazione permanente ma anche del fulcro dei legami personali e familiari dello stesso, che sono stati ritenuti prevalenti al fine di individuare il centro principale degli interessi dell’individuo. Affronteremo con spirito critico la tematica durante l’evento organizzato dal Centro competenze tributarie in collaborazione con l’Associazione Master of Advanced Studies SUPSI in Tax Law (AMASTL). A seguire, sarà proposta un’interessante degustazione di vini guidata da Agriloro SA, nota azienda agricola, a conduzione familiare dal 1981, che coltiva in proprio 22 ettari di vigna divisi in 11 ettari al Tenimento la Prella di Genestrerio e 11 ettari al Tenimento dell’ör di Arzo.
  • Crediti di studio
  • 0 ECTS
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