Oralità a scuola e didattica dell’italiano

 
  • Presentazione
  • L’oralità a scuola (capacità di ascoltare e capacità di parlare) è quasi sempre stata considerata una dimensione scontata e/o non propriamente insegnabile: una sorta di passivo apprendimento per imitazione. Da qualche decennio tuttavia si ritiene che l’insegnante debba dedicare parte della propria attenzione didattica allo sviluppo delle capacità d’uso della lingua orale: la scuola deve educare all’ascolto e al parlato sviluppandone le competenze adeguate. Nell’attuale “Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese” l’ascolto e il parlato trovano uno spazio privilegiato quali “ambiti di competenza” che sviluppino nell’allievo la consapevolezza critica della comunicazione orale: dal parlato conversazionale caratterizzato da maggiore informalità (con frequente cambio dei turni di parola: la conversazione, l’interazione verbale in classe, la discussione, il dibattito, l’interrogazione) al parlato monologico, più formale e meno spontaneo (il racconto orale, la relazione in classe, la presentazione).
  • Obiettivi
  • Sono sostanzialmente due gli obiettivi generali (ambiziosi) del corso: - acquisire consapevolezza teorica delle caratteristiche strutturali e funzionali della comunicazione orale; - disegnare i principi di una didattica dell’oralità che sappia stimolare efficacemente le abilità di ascolto e di parlato proponendo in classe un curricolo articolato e funzionale.
  • Crediti di studio
  • 0 ECTS
Maggiori informazioni
  • SUPSI, Dipartimento formazione e apprendimento
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