Start-up svizzere e start-up italiane: due modelli a confronto

 
  • Presentazione
  • Il mondo delle start-up è in continua evoluzione. A differenza delle imprese tradizionali che hanno manifestato non poche difficoltà a fronteggiare l’impatto del Covid-19, la realtà delle start-up ha ben reagito al cambiamento, mostrando nuove soluzioni e modificando all’occorrenza anche il proprio business. La politica di sviluppo a sostegno dello start-up assume nei diversi Stati membri dell’UE ed extra-UE framework differenti. Ci sono Paesi che puntano sui finanziamenti pubblici, altri che danno priorità alla semplificazione ed alle agevolazioni fiscali. Con l’entrata in vigore del D.L. n. 179/2012, l’Italia si è dotata di un corpus normativo che ha disposto nuovi strumenti e misure di favore in materie che incidono sull’intero ciclo di vita dell’azienda (dall’avvio alle fasi di crescita, sviluppo e maturazione), volto a favorire la nascita e la crescita dimensionale di nuove imprese innovative ad alto valore tecnologico. Le società in possesso delle caratteristiche necessarie per rientrare nella definizione di start-up innovativa delineata dal legislatore italiano possono così avere accesso agli incentivi, ai fondi garanzia e ai programmi di espansione previsti. A livello svizzero, nell’ambito della riforma federale concernente le misure di natura fiscale e di finanziamento dell’AVS (RFFA), il 1° gennaio 2020 sono state introdotti incentivi per dedurre maggiori costi di ricerca e sviluppo e lo strumento del patent box. In questo ambito, il Canton Ticino ha inoltre introdotto a decorrere dal 1° gennaio 2018 degli incentivi cantonali per le startup. Durante il webinar si farà un’analisi comparata dei due modelli e si evidenzieranno le sostanziali differenze tra il regime delle start-up italiane ed il regime delle start-up svizzere tramite un’analisi del quadro normativo ad esse riferito, con particolare focus sul lato italiano sugli aspetti derogatori di diritto societario ed in ambito di procedure concorsuali, nonché in relazione alle misure agevolative previste in ambito fiscale sia in capo alla start-up che agli investitori. Lato svizzero, e in particolare lato ticinese, è prevista una defiscalizzazione degli investimenti effettuati da imprenditori nelle start-up, segnatamente l’esenzione dall’imposta di donazione, la riduzione dell’aliquota sul capitale e l’esonero, a determinate condizioni, dell’imposta immobiliare minima.
  • Crediti di studio
  • 0 ECTS
Maggiori informazioni