Le novità sulla tassazione dei lavoratori frontalieri

 
  • Presentazione
  • L’accordo firmato dalle autorità governative italiane e svizzere il 23 dicembre scorso segna una svolta epocale nel regime di tassazione dei lavoratori frontalieri, in vigore da oltre quarant’anni. Sebbene l’accordo debba ancora essere approvato dai rispettivi Parlamenti e, in seguito, ratificato dai due Stati, molti aspetti meritano di essere adeguatamente analizzati. Si pensi ai nuovi meccanismi di tassazione e i metodi di eliminazione della doppia imposizione che si vengono a creare, nonché l’introduzione di un doppio binario tra “vecchi” e “nuovi” frontalieri, per effetto del regime transitorio previsto, che determina un conflitto tra la Costituzione italiana e l’ordinamento internazionale sottoscritto dall’Italia. Importante è poi sapere come si relaziona il nuovo accordo con il verbale di Roma e Lugano del 1985. Al nuovo accordo si aggiunge l’entrata in vigore con il 2021 della Legge federale sulla revisione dell’imposizione alla fonte del reddito da attività lucrativa, che codifica i soggetti “quasi residenti”. Questa legge permette ai non residenti che producono il 90% almeno del loro reddito in Svizzera di beneficiare – su richiesta – della tassazione ordinaria, in luogo dell’imposizione alla fonte. Inoltre, durante l’incontro si esaminerà l’accordo amichevole raggiunto tra i due Stati nel corso del 2020 concernente la tassazione del telelavoro da parte dei frontalieri bloccati in Italia a causa della pandemia. Last but not least, verrà dato spazio agli ultimi chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate sulla tassazione dei frontalieri.
  • Crediti di studio
  • 0 ECTS
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