Scambio automatico di informazioni tra Svizzera e Italia

 
  • Presentazione
  • Con provvedimento pubblicato il 6 novembre scorso, l’Agenzia delle Entrate italiana ha annunciato l’intenzione di inviare una serie di comunicazioni (cosiddette lettere di compliance) all’indirizzo di quei contribuenti italiani le cui dichiarazioni fiscali dell’anno 2017 presentano delle anomalie rispetto ai dati ottenuti dallo scambio automatico delle informazioni, con riferimento alle attività finanziarie detenute all’estero. Il 2017 è il primo anno di applicazione dello scambio automatico d’informazioni tra Svizzera e Italia: considerando la natura, lo scopo e la modalità d’allestimento delle citate lettere di compliance, è lecito attendersi l’invio di un numero rilevante di comunicazioni (notizie di stampa parlano di circa 650’000 lettere, la cui trasmissione potrebbe essere postitcipata al 2021 a causa della crisi pandemica). Ma cosa sono esattamente le lettere di compliance e come si collocano rispetto agli strumenti di contrasto all’evasione fiscale impiegati dall’Agenzia delle Entrate? Come comportarsi alla loro ricezione? Quali casistiche di anomalia potrebbero presentarsi? Come distinguere quelle innocue da quelle che potrebbero richiedere ulteriori misure (per esempio un ravvedimento operoso)? Quali impatti per gli intermediari finanziari svizzeri e quali suggerimenti per servire al meglio la propria clientela? Durante il webinar organizzato dal Centro competenze tributarie della SUPSI cercheremo di rispondere a questi quesiti, traendo altresì spunto da alcuni primi esempi concreti di anomalie rilevate in alcune lettere di compliance già trasmesse.
  • Crediti di studio
  • 0 ECTS
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